La prostituzione

Uno dei canali attraverso i quali passava la prostrituzione era la schiavitù e le vittime erano spesso bambine. Le schiave bambine venivano esposte per la vendita e comprate dai mercanti del sesso ,questa pratica barbara venne soppressa solo nel IV secolo d.C. Le bambine venivano poi addestrate alla professione. A volte erano le stesse madri a vendere le proprie figlie ,ben sapendo quale sarebbe stao il loro destino.Spesso anche le schiave affrancate continuavano a prostituirsi e versavano parte dei propri guadagni alle matrone,a Roma erano soprattutte le donne della società perbene che intrattenevano questi traffici.In alcuni casi le matrone per essere sicure di non perdere i loro soldi allestivano bordelli privati nelle loro case,adibendo uno spazio a questo tipo di attività in modo da tenere sotto controllo i guadagni. A Roma i luoghi più famosi dove trovare sesso erano la Suburra ,il Velabro ed il Circo Massimo.In queste zone si poteva trovare seso a buon mercato e quindi era frequentato dalla parte più povera della popolazione.Spesso anche gli abitanti più poveri facevano prostituire mogli o figlie per procurarsi il cibo. La prostituzione non era ostacolate in Roma perchè si pensava che dando una valvola di sfogo agli uomini si potessero evitare le rivolte sociali. Ma non esisteva solo questo tipo di prostituzione, sull’Aventino, in dimore lussuose , si incontravano cortigiane eleganti wd affascinanti che mantenevano un tenore di vita alto e mantenute dai loro amanti che le potevano prendere in affitto per un giorno,un mese,un anno. Il termine ufficiale per la prostituta era Meretrix,meretrice,colei che guadagna ma anche Lupa da cui la parola lupanare,bordello.

Anna