3 MARZO, FESTA DELLE BAMBINE IN GIAPPONE : HINA MATSURI

Hina matsuri è una ricorrenza annuale che si tiene in Giappone per celebrare la salute e la felicità delle bambine e la femminilità in generale.
E’ una delle feste molto sentite dai giapponesi e tradizionalmente si collega ai riti e cerimonie di purificazione per prepararsi ad accogliere la primavera e il risveglio della natura.
Hina matsuri significa Festa delle bambine o anche delle bambole e si celebra il 3 Marzo. Viene chiamata anche Momo no sekku dove momo significa pesca, frutto simbolo di purezza e buon auspicio specie per un matrimonio felice.
E’ una festa che trae origine da una credenza popolare cinese: secondo tale usanza si pensava che la sfortuna delle bambine venisse assorbita dalle bambole lasciando così le bimbe libere da tutte le negatività fonte di disgrazia. Questa tradizione venne assorbita dal Giappone in epoca Heian e il primo giorno del serpente del terzo mese si sfregava il corpo dell’imperatore con delle bambole perché si credeva che potessero catturare tutte le impurità accumulate durante l’anno sulla persona dell’imperatore.
Con l’andare del tempo si andarono a costruire delle vere e proprie bambole decorative da conservare e si è iniziato ad utilizzare le bambole per proteggere le bambine dagli spiriti maligni e dalle minacce di malattia e sfortuna.
La celebrazione poi venne fissata per il 3 marzo ed oggi è diventata la festa della salute e sviluppo delle ragazze oltre ad essere una delle cinque importanti feste stagionali che cadono in alcune date fortunate secondo il calendario cinese.

Come si festeggia l’Hina Matsuri?

In alcune zone del Giappone, ancora oggi, sopravvive l’antica usanza che testimonia il ruolo purificatore della festa come ad esempio l’hina nagashi, l’usanza di lasciare andare nel fiume le bamboline di carta su piccole imbarcazioni affinché queste portassero via tutte le negatività della bimba.
Secondo la tradizione più diffusa, già da metà Febbraio nelle famiglie giapponesi con figlie femmine si usa allestire un piccolo palco con hina ningyo, bambole abbigliate in maniera tradizionale di corte del periodo Heian(794-1192).
Le hina Ningyo vengono esposte e collocate secondo un ordine ben preciso sull’ hina dan, una struttura a sette gradini coperta da un drappo rosso e, per motivi scaramantici, tutta la struttura viene tolta al massimo entro il 4 Marzo.
Durante l’hina matsuri le bimbe o i suoi genitori offrono del cibo alle bambole per assicurarsi una buona sorte.
L’intero gruppo di bambole che rappresentano la corte imperiale è formata da 15 elementi ma, non di rado, per motivi di spazio si espone solamente la coppia imperiale. Ogni bambola è vestita con i costumi dell’epoca e in particolare l’imperatrice porta il tradizionale juuni hitoe, il kimono dai dodici strati.

L’imperatrice Koojun con il juuni hitoe alla sua incoronazione nel 1926

L’ordine di disposizione è gerarchico e quindi:
nel primo gradino, quello più in alto, si collocano le bambole che rappresentano Imperatore che regge un bastone rituale e Imperatrice con in mano un ventaglio e alle loro spalle un paravento dorato. Tra la coppia imperiale si collocano due vasi d’argento con un ramo di pesco e inoltre possono essere presenti anche dei candelabri e lanterne in carta o seta decorate con fiori di ciliegio;
al secondo gradino tre dame di corte che reggono coppe cerimoniali per il sake e tra di loro si trovano due alzate chiamate takatsuki dove si posano i dolci stagionali;
di seguito al terzo gradino si trovano cinque musicisti di corte con ognuno uno strumento diverso ad eccezione del cantante che porta un ventaglio. La disposizione è ben precisa e da sinistra verso destra si avrà il tamburo piccolo, tamburo grande, tamburo a mano, flauto e cantante;
il quarto gradino è destinato alle bambole che rappresentano i due Ministri di corte dotati di archi e frecce. Tra le due figure vengono allestiti una coppia di vassoi a losanga recanti come offerte i tradizionali dolcetti di riso, gli hishi mochi e inoltre una coppia di tavolini da pranzo apparecchiati con cinque tipi di scodelle;

al quinto gradino i Tre giardinieri di Corte che rispettivamente portano paletta, rastrello e scopa. I giardinieri sono affiancati da un albero di mandarino in miniatura a sinistra e da un albero di ciliegio a destra;
al sesto gradino troviamo cassettiera, armadio per kimono, piccolo contenitore per abiti, cassa con specchio superiore, corredo per cucire, bracieri e corredo per la cerimonia del te;
al settimo gradino si collocano oggetti usati al di fuori della residenza imperiale come carrozze trainate da buoi e piccole scatole laccate portavivande da viaggio.

Le bambole che si usano e che hanno sostituito quelle di carta sono di ceramica ed alcune sono molto preziose tanto da diventare in alcuni casi oggetti da collezione.

Oltre ad esporre le tradizionali bambole, si usano altre decorazioni legate all’hina matsuri come i rametti di fiori di pesco che possono essere veri oppure di seta o carta. Il fiore di pesco racchiude le qualità attribuite tradizionalmente alla donna: gentilezza, compostezza e serenità e proprio per questo è abitualmente legato anche al matrimonio.

Altri ornamenti tipici di questa festa sono gli tsurushi bina, decorazioni coloratissime e spesso fatte di seta che vengono appese ad un filo rosso. Questi ornamenti che rappresentano animaletti, triangoli ed altre bamboline simboleggiano felicità, crescita e prosperità delle bimbe.

Alla festa dell’hina matsuri appartengono alcuni giochi legati alla tradizione come il kai awase che è un passatempo in cui si devono ricongiungere le due metà di un guscio di mitile.

Anche il cibo fa la sua parte e durante la festa delle bimbe si preparano una serie di pietanze di buon auspicio. Il chirashi sushi è il piatto tipico è consiste in pezzetti di pesce crudo posti su un letto di riso rosa. Si possono usare uova di pesce rosa o verdure tagliate a forma di fiore come decorazione.

Invece se pensiamo ai dolci, quello tradizionale legato a questa festa è l’ hishi mochi una torta di riso composta da tre strati di colori diversi con forte significato simbolico: rosa, per allontanare gli spiriti malvagi, bianco per la purezza e il verde per la salute. Alcuni invece vedono in questa disposizione una rappresentazione della primavera, dove il verde è l’erba sui cui si posa la neve bianca dalla quale spuntano i fiori di pesco.

La tradizione culinaria non si limita solo al cibo e per l’occasione si beve lo shirozake, una bevanda derivata dalla fermentazione del riso.

E allora buona festa e buona fortuna a tutte le bambine del mondo!

Luigia R.