I bassifondi

All’inizio del II secolo a.C. tutte le attività dei romani ,compreso quelle illecite si svolgevano tutte nel Foro dove volendo si potevano trovare truffatori, falsi testimoni, prostitute, usurai, ma era soprattutto nelle viuzze attigue al Foro che le botteghe di giocattoli o incensi nascondevano atri tipi di attività illecite e soprattutto la prostituzione sia maschile che femminile . I procacciatori si potevano trovare soprattutto intorno alle botteghe dei cambia valute dove cercavano di attirare i clienti ricchi. In epoca repubblicana i colli erano occupati dalle famiglie abbienti mentre i poveri vivevano a valle. In età imperiale con l’aumento della povertà dovuto soprattutto al fatto che ,con l’espansione dell’Impero ed il proliferare degli schiavi , molti romani avevano perso il loro lavoro , Roma divenne il luogo ideale per truffatori, parassiti e borseggiatori. Quando le strade si svuotavano non era raro essere assalito e derubato per strada. La città in alcune zone era molto sporca ma anche rumorosa. Immaginate di vivere vicino alla bottega di un fabbro o di un bronzista , immaginate il suono incessante dei martelli oppure i venditori che urlano per attirare i passanti alle loro botteghe, i saltimbanchi, i ciarlatani e coloro che rivendevano la merce rubata. Il lenone , una delle figure più spregevoli dell’antichità , era il venditore di schiavi, procacciatore di prostitute e sfruttatore delle stesse, un individuo disprezzato che divenne però il personaggio cardine di opere comiche. Tra i personaggi di dubbia morale posiamo elencare anche gli impostori, ed addiittura coloro che si fingevano sacerdoti di qualche divinità orientale per abbindolare i passanti. Insomma non si può dire che gli antichi romani mancassero di fantasia.

Anna